Filtri per maschere AX e AXP: guida completa per la protezione delle vie respiratorie

Filtri per maschere AX e AXP, filtri per la protezione delle vie respiratorie

La sicurezza sul lavoro è una priorità fondamentale, specialmente quando si lavora in ambienti esposti a gas, vapori organici o particolati pericolosi.

Tra i dispositivi di protezione individuale (DPI) più efficaci per le vie respiratorie, i filtri per maschere AX e AXP giocano un ruolo cruciale. Questi filtri non solo proteggono dai vapori organici con punto di ebollizione basso, ma offrono una barriera contro contaminanti che possono causare gravi danni alla salute.

In questo articolo scopriremo perché sono indispensabili, quando utilizzarli e quali certificazioni garantiscono la massima affidabilità.

 

Cosa sono i filtri per maschere AX e AXP?


I filtri per maschere AX e AXP sono dispositivi progettati per proteggere le vie respiratorie dai vapori organici e da altre sostanze pericolose. Vediamo in dettaglio:

  1. Filtri AX: Specifici per vapori organici con un punto di ebollizione inferiore a 65°C. Questi includono composti volatili come acetone, etere, metanolo e formaldeide, spesso presenti in ambienti industriali o laboratori chimici.
  2. Filtri AXP: Offrono una protezione combinata contro vapori organici e particolati, garantendo un livello di sicurezza superiore in ambienti con esposizione mista.

Entrambi i filtri, riconoscibili dai colori marrone (AX) e marrone-bianco (AXP), sono progettati per essere compatibili con maschere a connessione singola o doppia, offrendo una protezione versatile e completa.

Contaminanti che richiedono l’uso dei filtri AX e AXP

 

I filtri AX sono progettati per proteggere dalle seguenti sostanze tossiche:

  1. Dicloroetano: Solvente per la pulizia industriale e nella produzione di composti chimici come il PVC, utilizzato nell’ Industria chimica, manifatturiera e tessile.
  2. Dicloroetilene: Impiegato nella produzione di pellicole plastiche e adesivi, principalmente nei settori automotive e della lavorazione dei materiali plastici.
  3. Cloro-bromometano: Solvente e intermedio chimico in laboratorio, utilizzato nell’ industria farmaceutica e chimica.
  4. Acetaldeide: Impiegata nella produzione di acido acetico, profumi e coloranti, nei settori alimentare, cosmetico e industriale.
  5. Bromuro di etile: Usato come agente alchilante nella sintesi organica nell’ industria chimica e farmaceutica.
  6. Butano: Combustibile per accendini, bombole a gas e come propellente negli aerosol, utilizzato nei settori energetico e cosmetico.
  7. Cloroetile: Utilizzato nella produzione di resine e materiali plastici
    nei settori della produzione di polimeri e rivestimenti.
  8. Cloroformio: Solvente per estrazione e intermedio chimico, utilizzato nell’Industria farmaceutica e chimica.
  9. Cloruro di allile: Materia prima per la produzione di pesticidi e resine nei settori agricolo e manifatturiero.
  10. Cloruro di vinile: Monomero per la produzione del PVC, utilizzato nei settori edile e delle costruzioni.
  11. Difluoro-dibromometano: Fluido refrigerante e agente estinguente utilizzato nei settori della refrigerazione e antincendio.
  12. Etanolo e isopropanolo: Solventi organici volatili spesso presenti in laboratori e impianti di produzione.
  13. Etere etilico: Anestetico e solvente chimico utilizzato in Medicina e laboratorio.
  14. Ossido di etilene: sterilizzante per attrezzature mediche e disinfettante utilizzato nei settori sanitario e industriale.
  15. Formaldeide: Composto chimico usato nella produzione di resine, colle e schiume isolanti, oltre che come disinfettante e conservante in ambito medico e cosmetico. È comune nell’industria del legno, tessile e farmaceutica.
  16. Furano: Intermedio chimico nella produzione di resine e farmaci, utilizzato nel Settore chimico e farmaceutico.
  17. Isobutano: Propellente in aerosol e combustibile, utilizzato nell’ Industria cosmetica e refrigerazione.
  18. Metanolo: Solvente, combustibile alternativo e materia prima per la produzione di formaldeide, presente nei processi chimici e nei carburanti industriali. Utilizzato nei settori energetico, chimico e farmaceutico.
  19. Immina di propilene: Impiegata nella produzione di materiali adesivi e sigillanti nel settore edile e manifatturiero.

I filtri AXP sono progettati per proteggere dalle seguenti sostanze tossiche:

  1. Acetone: Solvente versatile utilizzato nell’industria chimica, cosmetica, farmaceutica e manifatturiera per sciogliere resine, oli e grassi, oltre che per produrre plastica e farmaci. Utilizzato anche nella produzione di vernici, solventi e adesivi.
  2. Acroleina: Intermedio chimico nella produzione di acrilati, metacrilati e resine acriliche utilizzato nell’industria chimica nella produzione di plastiche e resine.
  3. Dicloroetilene: Solvente per la rimozione di grassi nei metalli e nella produzione di adesivi, rivestimenti e plastificanti utilizzato nell’ industria metalmeccanica e nella produzione industriale.

I filtri AXP, oltre ai contaminanti sopracitati, sono indicati per proteggere da particolati tossici come polveri sottili o nebbie chimiche presenti negli stessi ambienti.

 

Settori in cui utilizzare i filtri per maschere AX e AXP

L’utilizzo dei filtri per maschere AX e AXP è raccomandato in tutti gli ambienti in cui vi è rischio di esposizione a vapori organici o particolati pericolosi.

I settori principali in cui vengono utilizzati questi filtri includono:

  1. Industria chimica e petrolchimica: Per proteggere i lavoratori da sostanze come cloro, acroleina, formaldeide, e metanolo, spesso presenti in impianti di produzione e sintesi chimica.
  2. Settore automobilistico: In particolare nella produzione di componenti in plastica e adesivi che potrebbero emettere sostanze come il dicloroetilene e l’acetone.
  3. Industria della plastica e delle vernici: I filtri per maschere AX e AXP sono utilizzati per proteggere dai vapori rilasciati da soluzioni come il cloruro di etilene e il cloroformio durante i processi di produzione di plastiche, vernici e rivestimenti.
  4. Settore farmaceutico: Protezione contro gas e vapori pericolosi derivanti dalla produzione di medicinali, come etere, metil etil etere e acido acetico, che sono usati come solventi o reagenti nei processi chimici.
  5. Settore tessile: Utilizzo di filtri per proteggere dai vapori emessi durante la lavorazione di materiali sintetici e naturali, inclusi acetone, etere ed etil cloruro, usati nella produzione e trattamento di fibre e tessuti.
  6. Lavorazioni metalliche e saldatura: L’utilizzo di acetone e metanolo per pulire e trattare metalli, oltre ai gas di saldatura che possono emettere vapori tossici, rende indispensabile l’uso di questi filtri per proteggere i lavoratori.
  7. Settore della ricerca e laboratori: I filtri AX e AXP sono utilizzati anche in laboratori di ricerca e nelle strutture di sviluppo dove sono impiegate sostanze chimiche pericolose, come il cloroformio e il cloruro di vinile.

L’uso dei filtri per maschere AX e AXP è cruciale per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire rischi di inalazione acuta o cronica.

 

Certificazioni e conformità normativa

Per garantire la massima protezione, i filtri per maschere AX e AXP devono rispettare standard rigorosi. Questi dispositivi sono conformi alla normativa europea EN 14387:2004+A1:2008, che ne certifica l’efficacia contro gas, vapori specifici e e combinazioni di questi con polveri.

La certificazione EN assicura che i filtri siano sottoposti a test di qualità approfonditi e siano adatti per l’uso in ambienti industriali complessi. Scegliere DPI conformi alle normative non è solo un obbligo legale, ma anche una garanzia per la salute.

 

Conclusione

Investire nella sicurezza delle vie respiratorie è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo.
I filtri AX e AXP rappresentano una soluzione versatile e affidabile per chi lavora in ambienti con esposizione a vapori organici o particolati pericolosi.

 

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